venerdì 21 dicembre 2012

Donare


 

“Voi date poca cosa dando ciò che possedete.
E' quando date voi stessi che date veramente.
C’è chi dona del molto che possiede, e lo fa per averne riconoscimento, ma questo segreto desiderio rende bacato ciò che dà.
C’è chi dona  con gioia e in quella gioia sta la sua ricompensa.
E c’è chi dà con sofferenza e in quella sofferenza sta la sua purificazione.
E c’è chi dona senza conoscere sofferenza, né ricercare gioia o merito alcuno.
E’ con le mani di persone siffatte che Dio parla, ed è da dieto il loro occhi ch’Egli sorride alla terra.


Buona cosa è dare quand’è  richiesto, molto meglio quando nessuno chiede, donando per comprensione.
Tutto quanto possedete un giorno sarà dato.
Quindi date ora, così che  la stagione dei doni possa essere vostra e non dei vostri eredi.
Sovente voi dite: "Vorrei dare ma solo ai meritevoli".
Le piante del vostro frutteto non dicono così e nemmeno le greggi del vostro pascolo.
Esse danno al fine di poter vivere, giacché trattenere vuol dire morire.
Chi merita di ricevere i suoi giorni e le sue notti, è certo degno di ricevere da voi ogni altra cosa.
E chi ha meritato di bere dal mare della vita, merita di  riempire la sua coppa al vostro  ruscello.


Quale maggior merito potrà mai esserci di quello che sta nel  coraggio e nella fiducia, anzi nella carità di chi riceve?
E chi mai siete voi che gli uomini debbano strapparsi il petto e denudare il loro orgoglio così che possiate vedere  nudo il loro merito e sfacciatamente la loro fierezza?
Badate anzi tutto d’essere voi degni di dare divenendo del dare uno strumento.
Poiché in verità è la vita che da alla vita, mentre voi, che vi reputate donatori, non siete che testimoni.
Quanto a voi che ricevete – e voi tutti ricevete - non caricatevi del peso della gratitudine che può diventare giogo su voi e su chi vi ha dato.
Piuttosto levatevi come in volo con chi ha dato e con i suoi doni.


Poiché dedicare  troppo pensiero al vostro debito è dubitare della generosità che ha la  terra feconda come madre , e Dio come padre.”

Cos’è il Natale se non il mistero d’amore. Il Padre che invia il Figlio in terra per la salvezza di tutti.  Dono che non chiede riconoscenza, dono gratuito del Padre ai suoi figli. Questo gesto così impegnativo prende forma nella nostra vita ogni volta che doniamo l’unica cosa che  ci appartiene realmente – il nostro tempo – per gli altri.

Casa sono tutte le ricchezze del mondo se non le possiamo condividere con qualcuno. Che significato hanno i doni “solo” acquistati, quelli senza amore dentro. Natale è una festa , una grande festa, facciamo sì che i nostri doni non siano solo l’espressione del nostro bisogno di non sentirci soli. Non cadiamo nell’inganno di sentirci giusti perché possiamo elargire cose, proviamo a vivere questi giorni nello stupore della ricerca della rivelazione.

Riempiamoli di attesa, di momenti speciali, dedicati a chi amiamo, a chi ci è vicino, mettendo sempre “tanto amore dentro”.

Buon Natale

Lucia

venerdì 7 dicembre 2012

Recensione "Il segreto è la vita"



 

di Virginia Esposito

 Cielo azzurro, uccellini che cinguettano di prima mattina e un mare calmo e stupendo. Alessandro è in Egitto con i suoi amici e niente sembra potere succedere quando una notizia sconvolgerà la vita di Alessandro mettendo a rischio tutto ciò che egli ha costruito nella sua vita.

Il segreto è la vita è una specie di autobiografia vacanza rilassante con i suoi amici, Alessandro scopre di averescritta da Alessandro Cevenini un ragazzo che fu uno studente del Collegio Villoresi San Giuseppe.

Nel giorno del suo 24° compleanno, dopo una  una leucemia che lo costringe ad abbandonare gli studi e l’affetto dei cari per andare in ospedale a curarsi.
Lì lo informano della grave notizia, ma lui non fa altro che scherzare, non vuole che i suoi amici si preoccupino o che i suoi familiari abbiano paura per lui. Non si riconosce più, non è più lo stesso Alessandro.

 Libro sincero e commovente che racconta che anche un piccolo gesto può significare tanto se fatto con il cuore.

 Vi consiglio di leggerlo perché spiega il vero senso della vita.

 

sabato 1 dicembre 2012

II A-B-C all'hangar Bicocca

MOSTRA TEMPORANEA HANGAR BICOCCA - MILANO


PERCEZIONI INVISIBILI
Carsten Nicolai nell’installazione unidisplay attraverso forme visive e sonore amplifica e rende visibile ciò che solitamente sfugge ai sensi dell’uomo. Invita quindi l’osservatore a riflettere sulla rilevanza e l’importanza di ciò che gli esseri umani non riescono a percepire, ma che, a livello scientifico, è materia imprescindibile per l’esistenza stessa delle forme organiche e inorganiche dell’universo a noi conosciuto e, a livello umanistico, motore primo della ricerca di nuovi modi di rappresentazione e narrazione da parte di artisti e letterati.
I ragazzi durante il laboratorio, ispirati dalla visione di unidisplay, sono stati invitati a realizzare un elaborato visivo bidimensionale o tridimensionale assimilando quindi il processo creativo di Carsten Nicolai alle materie studiate in classe.