venerdì 20 dicembre 2013

L’ ORIGINE DEL NATALE


Di Ginevra Petrongari

La festa del Natale è considerata, quasi in tutto il mondo, la festività più importante dell'anno. Viene celebrata il 25 dicembre e per il popolo cristiano si festeggia la nascita di Gesù Cristo e quindi un momento di grande gioia e unità.
In realtà il Natale ha origini pagane. Ai tempi dell'antica Roma era il giorno dedicato all'adorazione del Dio Mitra, che rappresentava il Sole, ed era appunto legato al passaggio del sole. Successivamente intorno al IV-V secolo d.C., con la diffusione del Cristianesimo, al culto di Mitra è stato sostituito quello di Gesù che anche per i Cristiani rappresenta la luce.
Ai nostri giorni quando si parla del Natale in realtà ci si riferisce ad un periodo di tempo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio ed include appunto la Vigilia, il Natale, Santo Stefano, Capodanno e la Befana o Epifania.
Durante il periodo che precede la festività vera e propria per tradizione sia il presepe sia l'albero vengono montati l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata, e riposti per l'anno successivo la sera del 6 gennaio. Per le famiglie di tutto il mondo il Natale è l'occasione per riunirsi, mangiare e scambiarsi regali in segno di affetto.
La festa appartiene all'anno liturgico cristiano, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella Cristianità occidentale risale al 25 dicembre, mentre nella Cristianità orientale viene celebrato il 6 gennaio. La nascita di Gesù risale dal 10 al 4 a.C.
Il Natale non viene introdotto subito come festa Cristiana, ma bisogna aspettare l'arrivo del Quarto secolo nell'Impero Romano, e più tardi anche nelle zone dell'Oriente.



Prima del Natale Cristiano c'era la festa del Fuoco e del Sole, perchè in questo periodo c'è il solstizio d'inverno, cioè il giorno più corto dell'anno, e da questa data le giornate iniziano ad allungarsi. Nell'antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura ed era un periodo di pace, nel quale si scambiavano i doni, e si facevano banchetti altezzosi.                Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d'inverno.

Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre che  si dovesse festeggiare il Sole. È da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio ovvero un ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia e da come bruciava si prevedeva come fosse l'anno futuro. Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano case, alberi, e strade.


“Il Natale è quel periodo dell’ anno in cui la gente scende nel rifugio della famiglia.”

Gianni Rodari

“Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’ unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.”

Papa Giovanni XXII

 

Incontro con Nespoli di Marco Porcino


 


Nespoli è stato 6 mesi in orbita nella stazione spaziale internazionale (record italiano di 159 giorni in orbita) e molte persone si domandano il motivo per cui si va nello spazio: potrebbe essere la realizzazione di un sogno o il desiderio di scoprire altri pianeti, ma è proprio l’astronauta in persona a spiegarci il perché: “l’uomo va nello spazio perché troviamo delle condizioni uniche che non esistono sulla terra che ci permettono di studiare meglio il nostro pianeta”. Curiosa la vita nella stazione spaziale “una casa volante più grande di un campo da calcio che ha un volume interno di un appartamento di circa 100 metri quadrati e che raggiunge una velocità oraria di 28000 km” . Per fare l’astronauta serve una preparazione molto rigida: devi conseguire una laurea tecnica, sapere parlare inglese a un ottimo livello e possedere un fisico in buona salute, devi inoltre superare prove di sopravvivenza in mare e in terra e non essere ansioso. Nespoli ha concluso dicendo “credete in voi e impegnatevi sempre per raggiungere i vostri sogni!”

Foto della spedizione

Stazione spaziale
 
Luna schiacciata
 


 
 Lancio dello shuttle
 
 
 

 

Santo Natale




Sta per arrivare il 25 dicembre e tutti sono impegnati con la preparazione di addobbi e regali, ci si ritrova con gli amici più cari per festeggiare con una bella torta e brindare insieme e non importa il luogo dove ci si incontra, ma le persone che si hanno vicino. I bambini scrivono le lettere da spedire a Babbo Natale, che si sta già allenando per la grande notte con renne e folletti, pronto a mangiare biscotti ed entrare nelle nostre case.

Per me il Natale, però, ha soprattutto un altro significato: è il momento in cui si sta insieme ad amici e famiglia, ci si diverte e si festeggia la nascita di Cristo. Buon Natale a tutti e felice anno nuovo.

Luca Mantovani