mercoledì 25 marzo 2015

Photography

Photography "di che pasta sei fatto?" (what are you made of?)



 

 
 
Our first year Middle School adventures in Art & Immagine led us to the medium of photography to express our ideas and thoughts on the school theme “di che pasta sei fatto?” (what are you made of?). No easy task, but with the help of our eyes, hearts, heads and HANDS, the children soon began to question the idea of what photography is, how it is changing, and how to draw upon personal experience to tell a story through the camera lens.
“It is an illusion that photos are made with the camera… they are made with the eye, heart and head.” - Henri Cartier-Bresson 
We used a series of methods to help the children engage with their eyes, hearts, heads and hands:
  • Each child was asked to choose and bring an object to class that had significance for them
  • Each child shared the story of their chosen object
  • They extracted keywords and ideas from their descriptions
  • They put the keywords into groups (and themselves)
  • They created phrases or rhymes based on their keywords and objects
  • They made compositions with their objects and words and photographed them
  • Lastly, we put our HANDS in the picture, us, la pasta, what we are made of!
Here you can see some of our work together.

TECNOLOGIA

Modellini dei grattacieli di Porta Nuova a Milano
Prof. Barbara Cavaletti














domenica 22 marzo 2015

EXPO 2015

Altri modellini di padiglioni EXPO 2015 dalla 2^C
Prof. Barbara Cavaletti

























GIORNALINO 2015. NUMERO SPECIALE EXPO


Concludiamo il numero allegando alcune presentazioni dei ragazzi di 2B eseguite nelle ore di educazione tecnica.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

venerdì 20 marzo 2015

GIORNALINO 2015. NUMERO SPECIALE EXPO


Giacomo, di 1B, ha declinato il tema Expo in chiave narrativa immaginando la giornata di un turista smarritosi durante una visita.
 
UN TURISTA ALL’EXPO
Era il 30 Aprile dell’anno 2015. Stava per iniziare l’expo, al quale non volevo mancare perché desideravo conoscere meglio ciò che tutti noi mangiamo. Ero agitato, non vedevo l’ora di scendere dall’aereo che avevo preso in Congo, per venire qui a Milano e poi andare a fare un giro in città e vedere i preparativi dell’expo.
Scesi dall’aereo di corsa senza neanche aspettare i miei genitori, che stavano ancora ritirando i bagagli. Una volta in albergo, appoggiai le valigie vicino al letto. Quando anche mia mamma era pronta, andammo finalmente a vedere i preparativi per l’expo. L’aria era fredda e mi tagliava la pelle, in città c’era molto caos e ogni tanto perdevo di vista mia mamma che si fermava a qualche bancarella qua e là. La gente appendeva manifesti ovunque, alcuni disegnavano fumetti che avrebbero esposto l’indomani.
La giornata successiva sarebbe stata splendida, rimuginavo tra me e me. Mentre mi guardavo in giro, mi accorsi che mia mamma era scomparsa. Gridai, ma non ricevetti nessuna risposta, continuai a gridare disperatamente in cerca di una risposta ma niente, mia mamma era scomparsa e non sarei mai riuscito a trovarla con tutta quella folla. Non ero mai stato così preoccupato, lei era scomparsa chissà dove e io dovevo anche prendere da mangiare e trovare un posto dove dormire. Mi ricordai che mia mamma mi aveva lasciato portare i risparmi, allora andai in una delle tante bancarelle che continuavano a ricevere casse di cibo che avrebbero venduto durantela fiera e ne comprai un po’.
Mentre mi allontanavo dai banchi, vidi una bancarella piccola e isolata; mi avvicinai lentamente, “accomodati!” mi disse un signore dall’espressione gentile e tranquilla, quando vide che ero un bambino di soli undici anni.
Ero talmente stanco che non riuscivo nemmeno a stare in piedi, il signore mi fece accomodare su un divano rosso senza chiedermi perché fossi andato lì. “Questo è il tuo letto” mi disse portandomi un po’ di tè caldo che bevvi tutto d’un sorso “Non è il massimo ma ti devi accontentare” continuò.
Il giorno seguente gli raccontai di mia mamma e della sua scomparsa, lui sembrava stupefatto ma infine mi disse che mi avrebbe aiutato a cercarla. Aiutai il signore a vendere tutti i piatti tipici del suo paese e alcuni li trovai davvero strani e gustosi. Ogni tanto lui regalava un po’ di cibo a chi non poteva permetterselo con la stessa aria serena e gentile con cui mi aveva accolto. Fu proprio in quel momento che capii l’importanza dell’expo: aiuta il pianeta e fallo crescere gentilmente senza distinzioni tra ricchi e poveri, tra gente nera e bianca. Ad un certo punto vidi una sagoma familiare e con grande stupore e felicità scorsi mia mamma, la persona a cui volevo più bene al mondo, anche lei affannata a cercarmi. Le raccontai del signore che mi aveva aiutato e lei lo ringraziò molto. Per me e mia mamma la vera importanza dell’expo non è stata tanto di conoscere i piatti tipici dei vari paesi (anche quello) ma soprattutto stare insieme a gente di paesi diversi, senza pregiudizi e discriminazioni e di conoscerne le tradizioni.
 
 
 

GIORNALINO 2015. NUMERO SPECIALE EXPO


Tommaso, di 1A, ha affrontato il tema Expo da un diverso punto di vista. Grande appassionato di fumetti, Tommaso ha descritto alcune mostre che si svolgeranno durante i mesi dell’Esposizione.
 
I fumetti all’expo 2015
Presentata all’ ambasciata Italiana di Tokyo e patrocinata dal comune di Milano, la mostra si svolgerà A Milano: si chiama “MANGAMANIA”, e insieme al “MANGA FESTIVAL”, in tre mesi fino al 21 luglio metterà in mostra le principali case editrici giapponesi e presenterà più di 400 tavole di altrettante opere coinvolgendo 300 artisti in una mostra sull’arte Manga. Verranno esposti fumetti di cultura Manga, dai più vecchi e conosciuti, sino ai nuovi fumetti ancora da scoprire.
“Sarà l’occasione per presentare la più grande espressione sul tema all’estero” ha spiegati Isao Shimizu. 
Ci saranno anche disegni e schizzi pubblicati dal maestro Kuniyoshi Utagawa e pubblicati nel 1814. Per Osamu Takeuchi, professore dell’Università di Kyoto, lo sviluppo del fumetto ha avuto un’accellerazione nel dopoguerra, con Astroboy che è diventato un indubbio punto di riferimento.
L’Italia è il terzo mercato al mondo dopo il Giappone e la Francia. I legami tra Giappone e Italia sono molteplici. Il secondo film risultato nel 2012 campione d’incassi ai botteghini nel Sol Levante è Themae Romae, il popolarissimo manga (venduto in 8 milioni di copie dal 2008) disegnato da Mari Yamazaki, che narra le avventure temporali dell’architetto romano Lucius tra l’Antica Roma e il Giappone moderno.
 
 
 
 
 

GIORNALINO 2015. NUMERO SPECIALE EXPO


Ludovica di 1C ha descritto il padiglione della Repubblica Ceca.
Repubblica Ceca
I cibi tipici della Repubblica Ceca sono il Trdlo e il Vepřo knedlo zelo.
Trdlo
L'impasto è una sorta di pane dolce che prima della cottura viene modellato come un lungo filoncino di raggio di circa 1 centimetro e arrotolato attorno ad un bastone metallico. Successivamente il composto attorno al bastone viene abbondantemente cosparso di zucchero e cannella. Il bastone viene poi messo a cuocere in uno speciale forno a legna con un meccanismo che lo fa ruotare in modo che la cottura sia uniforme. A cottura ultimata, lo zucchero si scioglie dorando il trdlo e creando una colorita e croccante patina sul dolce.
 
Vepřo knedlo zelo
Il vepřo knedlo zelo è un arrosto di maiale servito con gnocchi e crauti o cavolo cotto in umidità. Sebbene un simile piatto venga servito anche in Austria e Bavaria, solo nella Repubblica Ceca ha un nome così particolare.
La carne viene aromatizzata con aglio ed insaporisce gli altri componenti del piatto, dove dominano i sapori della pancetta e del kümmel.
 
Il padiglione
La Repubblica Ceca è un Paese che ha una ricca tradizione nel campo della produzione agricola e alimentare.
Nel proprio padiglione ad Expo il paese presenta l'esperienza e l’innovazione nella gestione delle risorse idriche e del loro uso, i risultati degli istituti di ricerca nella cura dell'ambiente, nella salute umana e animale e nella produzione di alimenti sicuri.
L’acqua è l’elemento principale dell’Esposizione, in linea con il Tema dell’evento Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. L’acqua accomuna il mondo della scienza, la nutrizione, la cultura e la vita della gente ed è presente in una vasca al centro del padiglione.
La Repubblica Ceca ha una lunga tradizione di gestione delle proprie risorse idriche, con la presenza di numerosi centri benessere e piscine, probabilmente da collegarsi all’irrealizzabile sogno del Paese di avere un mare.